Quelle pillole che salvano il desiderio. L'ultima ricetta anti-invecchiamento è un cocktail di vitamine ed erbe per ritrovare le energie. E la voglia di fare l'amore.

 

Si sa che col passare del tempo il desiderio sessuale si affievolisce. Succede a molte donne. Colpa anche degli scompensi ormonali legati al climaterio. Oggi, però, ritrovare entusiasmo è possibile, anche senza attendere l'arrivo del viagra femminile. Gli scienziati hanno messo a punto una tecnica assolutamente naturale, chiamata endomodulazione, che consiste in una dieta e nell'assunzione di integratori alimentari in gardo di rilanciare la produzione ormonale.
«Si tratta di un sistema per consentire all'organismo di fabbricare ancora quelle sostanze che cominciano a scarseggiare a causa dei danni portati dal tempo» dice il professor Maurizio Ceccarelli, docente di Medicina dell'invecchiamento all'Università Uab di Barcellona e direttore del Centre for Study and Research in Phisiologic and Aesthetic Medicine di Roma (tel. 063293783).
In pratica, questa tecnica prevede l'assunzione di un particolare cocktail fatto di vitamine, aminoacidi e sali minerali. La somministrazione, però va personalizzata: saranno gli esami del sangue, fatti con la prescrizione del proprio medico, a stabilire le carenze che si possono riequilibrare attraverso il cocktail di sostanze nutritive. In particolare bisogna verificare che non ci sia mancanza di vitamina C, magnesio, zinco, vitamina E e tutte quelle del gruppo B.
Al Centre for Study and Research in Phisiologic and Aesthetic Medicine fanno di più: aggiungono una particolare sostanza vegetale, la Dioscorea composita, che ottimizza il metabolismo degli ormoni sessuali. Il suo principio attivo è la diosgenina, una sorta di progesterone naturale che viene impiegato anche nella preparazione degli ormoni vegetali usati in menopausa e che stimola la produzione di Dhea, l'ormone anti-invecchiamento che in America, data la sua efficacia, è diventato un fenomeno di massa, tanto da essere venduto nelle drogherie.
«I risultati migliori, naturalmente, si ottengono affrontando il problema per tempo» continua il professor Ceccarelli. «L'ideale è intorno ai 58-60 anni, quando si avvertono i primi segnali di calo del desiderio sessuale. Ma gli effetti positivi si possono vedere comunque dopo un paio di cicli di terapia.»

 

Teresa Lucente

Donna Moderna n°34/2004